ASSISTENZA E CONSULENZA GIURIDICA
18/12/2021 - Nel 2000 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tenendo conto del numero elevato e crescente di migranti nel mondo, ha proclamato il 18 dicembre la Giornata internazionale per i diritti dei migranti. Il 18 dicembre 1990 aveva, infatti, approvato la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie. La Convenzione è stata firmata da 51 Stati. La Svizzera non ha mai firmato e ratificato questa Convenzione.
I migranti svolgono un ruolo vitale nell'economia globale. Ampliando la forza lavoro e il bacino di consumatori e contribuendo con le loro capacità imprenditoriali, i migranti stimolano la crescita economica nei paesi di accoglienza. Gli studi dimostrano che gli immigrati portano crescita e innovazione sia nei paesi da cui provengono, sia in quelli in cui si trasferiscono. Molte economie avanzate e dinamiche hanno bisogno di lavoratori migranti per svolgere lavori quando non si trovano lavoratori locali. La maggior parte dei migranti integra le competenze dei lavoratori locali. Svolgendo compiti che verrebbero annullati o costerebbero di più, i migranti consentono ai cittadini di svolgere altri lavori, più produttivi e meglio pagati. Mantengono inoltre attività economiche redditizie che, in loro assenza, verrebbero esternalizzate.
Quest’anno, la Giornata è stata dedicata all’impatto del COVID-19 sulla mobilità umana, all’inclusione dei migranti nelle risposte sanitarie nazionali e al ruolo che essi possono determinare per la ricostruzione socioeconomica del dopo pandemia.
10/12/2021 – Il 10 dicembre è la Giornata dedicata ai diritti, dell’uomo e degli animali.
La Giornata mondiale dei diritti umani è una celebrazione sovranazionale che si celebra in tutto il mondo il 10 dicembre di tutti gli anni. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nella consapevolezza che in tale frangente bellico i diritti dell’uomo furono calpestati. Ciò contribuì a far approvare un documento che stabilisse valori universali per aiutare persone, popoli e nazioni e per attribuire uguale dignità e valore a ogni essere umano. In essa viene dichiarato che il rispetto e la dignità per ogni essere umano dovevano costutuire le basi fondamentali per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo.
L’Articolo 1 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo afferma: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”.
Alcuni anni fa persone, gruppi ed organizzazioni hanno iniziato a chiedere che tutto questo fosse esteso anche agli animali, e per questo il 10 dicembre è diventata la Giornata Internazionale per i Diritti Animali, un momento storico ed un’opportunità per ricordare alla società che la libertà, la giustizia ed il rispetto sono valori fondamentali per ogni singolo individuo, a prescindere dalla razza, il genere, la posizione sociale o la specie.
09/12/2021 - In un sistema sano e genuino le Istituzioni devono essere credibili per poter esigere legalità e devono improntare il proprio servizio a favore della comunità con il necessario rigore morale. Infatti, prima ancora che con la legge, gli uomini che rappresentano le Istituzioni devono improntare il proprio dovere nella propria morale per poter perseguire attraverso la legge morale il bene comune e tutto ciò che trova anche riscontro nelle concrete norme giuridiche all’interno di un sistema istituzionale integro che si oppone al compromesso e all’accettazione di vantaggi.
Il 9 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale contro la corruzione, un’occasione per porre l’attenzione sulle conseguenze di un fenomeno sociale, politico ed economico che colpisce tutti i Paesi, priva i cittadini di diritti fondamentali, rallenta lo sviluppo economico, mina le Istituzioni e lo Stato di diritto.
Per corruzione si intende qualsiasi abuso di una posizione di fiducia per l’ottenimento di un indebito vantaggio. La corruzione include tanto il comportamento della persona che abusa della sua posizione di fiducia, quanto quello della persona che fornisce in cambio un indebito vantaggio. Essa è riscontrabile sia nei rapporti con pubblici ufficiali che tra privati.
Il 31 ottobre 2003, l’Assemblea Generale dell’ONU, in risposta al crescente fenomeno della corruzione e alla minaccia che rappresenta per la stabilità e la sicurezza, ha adottato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione. La Convenzione è entrata in vigore per la Svizzera il 24 ottobre 2009.
Con l’entrata in vigore nel 2006 della Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione, anche la Svizzera è diventata membro del GRECO. Con il quarto ciclo di valutazione, ovvero con il secondo rapporto di conformità sulla Svizzera concernente la “Prevenzione della corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri”, adottato dal GRECO in occasione dell’87a assemblea plenaria del 22-25 marzo 2021, è stato constatato che sette delle dodici raccomandazioni non sono ancora state pienamente attuate in Svizzera e fondandosi sul riveduto articolo 31 paragrafo 9 del suo regolamento interno, il GRECO ha invitato il Capo della delegazione svizzera a presentargli, entro il 31 marzo 2022, un aggiornamento sull’attuazione delle sette raccomandazioni, di cui cinque risultano attuate in parte e due risultano non attuate.
In particolare le cinque raccomandazioni del GRECO che risultano attuate in parte sono:
- abbandonare la pratica secondo cui i Giudici dei Tribunali della Confederazione versano una parte prestabilita o una percentuale della loro retribuzione ai partiti politici; di vigilare affinché nessuna mancata rielezione di un giudice da parte dell’Assemblea federale fosse dovuta alle decisioni prese da quest’ultimo e di esaminare l’opportunità della revisione o della soppressione della procedura di rielezione di questi giudici da parte dell’Assemblea federale;
- sviluppare le norme deontologiche applicabili ai Giudici dei Tribunali della Confederazione, di completarle con commenti esplicativi e/o esempi concreti, in particolare sui conflitti d’interesse e altri temi legati all’integrità come l’accettazione di doni e inviti, oppure i rapporti con terzi, ecc. ; far conoscere ai cittadini l’esistenza di tali norme e infine di adottare misure complementari di attuazione, destinate ai giudici della Confederazione, come un’offerta di consulenze confidenziali e di formazione di ordine pratico;
- adottare un codice deontologico destinato ai membri dell’Assemblea federale e corredato da commenti esplicativi e/o da esempi concreti; il codice sarebbe dovuto essere pubblico e completato da misure concrete di sensibilizzazione e di consulenza;
- adottare misure appropriate per rafforzare il controllo e l’applicazione degli obblighi di dichiarazione e delle norme di condotta applicabili ai membri dell’Assemblea federale;
- completare l’attuale sistema di dichiarazione con dati quantitativi sugli interessi finanziari ed economici dei parlamentari e con informazioni sugli elementi principali del loro passivo; inoltre aveva raccomandato di esaminare l’opportunità di prevedere dichiarazioni più ampie affinché comprendessero informazioni sul coniuge e sui familiari a carico.
Le due raccomandazioni del GRECO che risultano non ancora attuate sono:
- l’adozione di determinate misure per rafforzare e migliorare la qualità e l’obiettività del reclutamento dei Giudici presso i Tribunali della Confederazione;
- l’adozione di un sistema disciplinare volto a sanzionare, mediante altri provvedimenti diversi dalla destituzione, le mancanze dei Giudici dei Tribunali della Confederazione ai propri doveri professionali; l’adozione di misure volte a conservare informazioni e dati affidabili e sufficientemente dettagliati relativi a procedimenti disciplinari nei confronti di questi Giudici, ivi compresa un’eventuale pubblicazione di questa giurisprudenza nel rispetto dell’anonimato delle persone coinvolte.
25/11/2021 - Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una data importante per il movimento internazionale delle donne, scelta in onore delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana uccise il 25 novembre 1961 per la loro opposizione al regime dittatoriale.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 dove viene precisato che si intende per violenza contro le donne "qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata."
La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, che inasprisce le disuguaglianze di genere. La data della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne segna anche l'inizio dei "16 giorni di attivismo contro la violenza di genere" che precedono la Giornata Mondiale dei Diritti Umani celebrata il 10 dicembre di ogni anno, proprio per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.
24/10/2021 - Il 24 ottobre 1945 furono formalmente create le Nazioni Unite dopo che la maggioranza dei suoi membri fondatori aveva ratificato un trattato che istituiva l’organismo mondiale.
Nel 1971, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con la quale si chiedeva agli Stati Membri di celebrare la giornata come una festività pubblica. Per tradizione, essa viene celebrata in tutto il mondo con incontri, esibizioni e discussioni sugli obiettivi e i traguardi dell’Organizzazione.
10/10/2021 - Il 10 ottobre è la giornata mondiale contro la pena di morte.
Il 10 ottobre 2021, la Giornata mondiale sarà dedicata alle donne che rischiano di essere condannate a morte, che hanno ricevuto una condanna a morte, che sono state giustiziate e a coloro a cui è stata commutata, scagionata o graziata la propria condanna a morte.
Dal 2003, ogni 10 ottobre, la Coalizione mondiale contro la pena di morte invita le Ong, le reti, gli attivisti e le organizzazioni abolizioniste in tutto il mondo a mobilitarsi contro questa pratica crudele e disumana.
L’articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite del 1948 evidenzia esplicitamente il diritto alla vita e l’articolo 5 dispone che “Nessuno sarà sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti”.
La pena di morte è una punizione crudele, inumana e degradante in violazione del diritto alla vita. La sua abolizione è fondamentale per garantire il rispetto della dignità umana.
Il 1° Luglio 2003 è entrato in vigore il Protocollo n°13 alla Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo che mette al bando la pena di morte in ogni circostanza, compresi i crimini commessi in tempo di guerra o di imminente pericolo di guerra.
21/09/2021 - La Giornata internazionale della pace viene celebrata il 21 settembre di ogni anno. È stata istituita il 30 novembre 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L’Assemblea dichiarò che il Giorno sarebbe stato osservato come un giorno di pace e di non-violenza, e volse un invito a tutte le nazioni e persone a cessare le ostilità durante il giorno.
La risoluzione invitava tutti gli stati membri, organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, organizzazioni regionali e non governative ed individui a commemorare il giorno in maniera appropriata, sia attraverso l’educazione e la consapevolezza pubblica, sia nella cooperazione con le Nazioni Unite per la pace globale.
26/06/2021 - Il 26 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale in favore delle Vittime della Tortura.
Nel 1984, l’Assemblea Generale approvò la Convenzione contro la Tortura, i Trattamenti e le Punizioni Crudeli, Inumani e Degradanti, entrata in vigore in Svizzera il 26 giugno 1987. Gli Stati Parti della Convenzione hanno convenuto di qualificare la tortura come un reato perseguibile in base all’ordinamento interno e hanno l’obbligo di fare rapporto al Comitato contro la Tortura, quale organo istituito nel 1987 in virtù del Trattato, per monitorare l’attuazione delle disposizioni della Convenzione ed assistere gli Stati Parti nella loro applicazione. Il Comitato contro la tortura può avviare una procedura d’inchiesta se sospetta una pratica sistematica della tortura. La Svizzera ha riconosciuto la competenza del Comitato a trattare tali procedure.
Il divieto di tortura e di trattamento inumano o degradante è sancito anche dall'art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo che sancisce “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamento inumani o degradanti. “.
Nel 1989 è entrata in vigore in Svizzera anche la Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti. Con questa Convenzione, il Consiglio d’Europa ha istituito il Comitato europeo per la prevenzione della tortura che esamina, mediante visite regolari, il trattamento delle persone private della libertà, allo scopo di rafforzare la loro protezione dalla tortura e dalle pene o trattamenti inumani o degradanti.
20/06/2021 - La Giornata internazionale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite, viene celebrata il 20 giugno per commemorare l'approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti. Queste persone costrette a fuggire da guerre e violenze, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita. Dietro ognuno di loro c’è una storia che merita di essere ascoltata dal momento della fuga e della separazione dal proprio paese d’origine, fino all’arrivo nella città di accoglienza. Storie di sofferenze, di umiliazioni, ma anche storie di chi vuole ricominciare a ricostruire il proprio futuro in un nuovo Paese.
12/06/2021 - Il 12 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Questa forma di sfruttamento, spesso causata da condizioni di estrema povertà, priva i bambini e le bambine della loro infanzia, della loro dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico.
Ai bambini in situazione di lavoro minorile viene negato il diritto di andare a scuola, la possibilità di giocare e di godere dei loro affetti. Bambini costretti nel mondo a svolgere attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e la loro integrità.
Occorre porre fine a questa grave violazione dei diritti del fanciullo.
05/06/2021 - La Giornata Mondiale dell’Ambiente è una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e viene celebrata ogni anno il 5 giugno.
Ripristinare gli ecosistemi degradati dall'uomo è il tema della Giornata Mondiale dell'Ambiente 2021 ed ha come obiettivo quello di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del pianeta, cercando dunque di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione.
Il ripristino dell'ecosistema può aiutare a proteggere e migliorare i mezzi di sussistenza, combattere le malattie, ridurre il rischio di disastri naturali, fermare il degrado degli ecosistemi e favorire il loro pieno recupero.
01/05/2021 - La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale.
Il lavoro non è solo un modo per guadagnarsi lo stipendio, ma anche un modo per sentirsi utili e apprezzati. La dignità del lavoro deve essere sempre tutelata e la dignità del lavoratore non deve mai essere messa in discussione.
L'articolo 23 della Dichiarazione universale dei diritti umani - documento che riguarda tutte le persone del mondo, senza distinzioni - prevede che “Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione…”.
L’emergenza sanitaria ha creato nuove fratture nel già fragile settore lavorativo. È aumentata la disoccupazione e molti lavoratori precari sono ancora più sfruttati.
Occorre unire le forze ed essere presenti e reattivi in questo complesso periodo storico che ha colpito duramente tutti.
17/04/2021 - Il 17 aprile è la Giornata internazionale della lotta contadina, a difesa dei contadini e delle contadine che lottano per i loro diritti e che contribuiscono a migliorare le condizioni delle comunità agricole che vivono del loro lavoro.
Il mondo rurale costituisce più di un terzo della popolazione mondiale e fornisce cibo ad almeno il 70% degli abitanti del Pianeta.
Bisognerebbe creare condizioni che permettano a chi lavora la terra di vivere dignitosamente, con leggi che riconoscano la particolare realtà del lavoro contadino, affinchè tutti i contadini possano produrre cibo in armonia con il pianeta e, attraverso la loro azione, possano migliorare le condizioni ambientali per la comunità intera, producendo cibo sano ad un prezzo che consenta a tutti di accedere ad un'alimentazione di qualità.
Il lavoro contadino è importantissimo per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna, per fornire il buon cibo (frutta, verdura, cereali, …).
21/03/2021 - La Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale è stata proclamata dalle Nazioni Unite nel 1966 e viene celebrata ogni anno il 21 marzo per ricordare il massacro di Sharpeville del 1960.
L’articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani stabilisce che tutti gli esseri umani sono nati liberi e uguali in dignità e diritti e hanno il potenziale per contribuire in modo costruttivo allo sviluppo e al benessere delle società. Il secondo articolo stabilisce che ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altra genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
La discriminazione razziale ed etnica si verifica quotidianamente, ostacolando il progresso per milioni di persone in tutto il mondo. Razzismo e intolleranza possono assumere varie forme – dal negare agli individui i principi fondamentali di uguaglianza, fino ad alimentare l’odio etnico che può condurre al genocidio – che possono distruggere vite e comunità .
Il fenomeno della discriminazione razziale è stato tanto più notevole nel contesto della pandemia COVID-19. Quando il virus ha iniziato a diffondersi all'inizio del 2020, si è scatenata una pandemia parallela: odio, violenza e paura contro determinate etnie e nazionalità.
Sarebbe auspicabile raddoppiare gli sforzi per eliminare tutte le forme di discriminazione razziale e promuovere una cultura globale di tolleranza, uguaglianza e antidiscriminazione e invitare ognuno di noi a opporsi al pregiudizio razziale e agli atteggiamenti intolleranti.